Dino (De Laurentis) ripeteva: "padre, questo e' un film sulla morte; che interesse puo' avere per il pubblico? Dica a Federico che lasci stare; ha tanta fantasia, puo' inventare gioielli come Cabiria o La strada.
Arpa, gli spiegava: "Il viaggio di Giuseppe Mastorna non e' un film sulla morte, al contrario e' un film sulla vita, piu' propriamente e' una storia sull'immortalita' dell'artista. Se vuoi possa impegnarmi per aiutarti a presentarlo cosi' al pubblico".
Non se ne fece nulla.
La vicenda di Mastorna si rivela la piu' misteriosa e trasversale di Fellini personaggio di se' stesso. Ma decisivo in questa vicenda fu l'incontro tra Fellini e Castaneda, a Tuluca, in Messico. Castaneda fugge, Fellini fu inseguito, da messaggi, minacce, e una paura che lo convinse a tornare a Roma.
Le ultime emozioni riguardo a I viaggio di Giuseppe Mastorna le ho vissute e sperimentate con Federico e Nino Rota, in occasione di una cena a casa; gli argomenti furono tanti e anche svariati, ma fini' per prevalere la fatica e il gioco del creare. Nino comunicava una spiritualita' cosi' pulita e cosi' puntuale da condizionare l'ascoltatore ad un silenzio a vista. Quando si venne a parlare del film disse: "Federico, l'idea della morte mi e' congeniale da sempre, ma il viaggio a morte di Mastorna dovro' accompagnarlo con motivi e tonalita' prive di ogni vanita'".
Brano tratto da"Il sublime ne Il viaggio di G. Mastorna", dove Padre Arpa ricorda il primo trattamento del film mai fatto, e i propri ricordi, edizione Sabinae, 2019. Sugli altri film non fatti cercate tra questo archivio sotto la voce "incompiuti". In fondo alla paginetta quando necessario per proseguire, lasciare un vostro messaggio o condividere questo brano. Nella foto in alto il primissimo film, la commedia sentimentale, Agenzia Matrimoniale.
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