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Quello spettacolone



Sospetto che tutto sia una enorme messa inscena, uno spettacolo ...

















Pensierino tratto da una chiacchierata colla collega L. Tornabuoni, Il mondo che non c'e', da La Stampa, 1989, riferendosi all'ispirazione de La Voce della Luna ma il tema torna molte volte nelle sue interviste. Proteggete la conoscenza, condividete questo post, i pulsanti sono in basso; altrimenti e se lascerete un messaggio farete sapere che anche voi siete passati da qui. L'archivio funziona come una mappa mentale, conoscete voi stessi, cercando nella colonna alla destra dello schermo. Mentre le immagini ed i testi per ragioni anche di stile non sono legate in alcun modo. 





.. siamo un'esperimento non riuscito di nazione?










Dovremmo tutti riflettere su cosa sia l'italianità.

Cioe' essere italiano. Nel nostro quotidiano abbiamo anche noi complicità, compromessi, abbiamo preteso e tradito.



La Stampa, 1993. 
Le tangenti di M. Tropeano. L'idea di un carattere nazionale, tanto cara anche agli inglesi, e presente anche nelle idee poetiche di Dante, torna in Fellini fino alla fine,  come questione irrisolta, della sua propria identita' e sempre con grande amarezza, rispetto ai cambiamenti che vedeva accadere e aveva visto durante il fascismo.

Codesto archivio digitale funziona come una mappa mentale, appoggiandovi come dalla destra dello schermo. Condividete questo post oppure, forse meglio se lascerete un segno del vostro passaggio nei commenti, arricchirete questo lavoro. Le immagini quasi mai sono legate ai testi, per scelta. Ogni volta che trovate la parola "QUI" andate su un sito esterno, per un audio o un video, o qualche volta un iper-testo. 








Il silenzio dell'oboe

Spoiler? il post e' personale (solitamente nelle tag indico questa cosa insolita, off topic, come "la nana di Fellini", che uso anche per segnare alcune mie preferenze). 

Dopo molti mesi che leggo e trascrivo queste frasi di Fellini, 
e qualcuna su Fellini, mi chiedo se tutto questo ha una compostezza, 
un filo che anche voi dall'altra parte dello schermo seguite, se vi interessa.
  
Oggi piove a Roma, piove di maggio e di venerdì, e piove e c'è rumore. Sotto casa mia, ad Ostiense, dove avanza la gentrificazione, la mutazione, la svendita, la mafia, auto, locali, bruttezza, Al Capone, turisti, giovinastri, spritz, gin, kebab, pizza, brand, immondizia. Sotto casa mia piove, sul cemento, ed il fiume sembra lontano e non lo è, la cultura muore, i  teatri chiudono, la gente parla parole che non sente, decadiamo, cambia il clima, cambia il mondo. Se fosse un film di Fellini, sarebbe come in un tritacarne, insieme e la scena delle moto intorno al Colosseo e le americane che starnazzano dalle terrazze romane, e la miseria delle periferie buie e sole, e il vanto cinico dell'intellettuale impotenza. 





Oggi resitutisco un libro che mi ha fatto compagnia, come una creatura angelica, minuta, una voce inattesa, una stranezza di bellezza: una somma di pensieri e note e citazioni distante come duemila anni luce dalla galassia da quest'epoca e questa Roma di tutti i nostri sbagli.  

Questo libro si chiama L'arpa di Fellini. Lo ha scritto Angelo Arpa, un gesuita sottile, di intelletto e amore, e di aspetto e la voce anche, che per molti anni fu l'amico, il confidente spirituale, forse un Virgilio, certamente un salvatore, per Federico Fellini. Me lo ha prestato un amico, Filippo, costa 12 euro e 91, lo pubblicava una piccola casa editrice, dell'Aquila,
Glielo rendo, tutto letto ma senza una piega, e con dispiacere quasi. 

Padre Arpa scrisse tre libri, uno sull'Europa e la gioventù, uno sulla Cristianità ed uno su Fellini. Su Youtube trovate un suo video, in cui con una lievità e un'ironia intelligentissima, scantona ogni ovvietà, e confessa di voler scrivere un libro sul sesso e Fellini  (che meraviglia ...).


Questo tema (la sessualità, l'eros per precisione) lo trovate in parte anche nella terza ed ultima parte del libro, denso di rimandi classici e psicologici, da Jung ad Apollo, ai mistici, al Cantico delle Creature, a Luce Irigaray. Una femminista 
(per dire, delle volte, l'intelligenza cosa non fa ... ).

Infondo trovate le lettere, tra i due, affettuose, rade, in larga parte tenute private, immagino. Eppure, non sarebbe bello pubblicarle, trovarle, farne cultura, vita presente?

 Nel libro L'arpa di Fellini troverete, nel caso abbiate tutta la pazienza che certamente serve per ritrovare il libro in Biblioteca, delle interessantissime (e quasi scabrose) immagini. E altre cose, lievi, piccole, ipotesi, note al margine  su ogni film di Fellini. In questo mio blog trovate nelle tag, alla voce Arpa, quel che ho saputo cogliere e riprodurre qui di lui (e spero potranno incuriosirvi come hanno incuriosito anche me). 

Chissà cosa avrebbero pensato, entrambi i due, Arpa e Fellini, di Roma, come è oggi. Che piove a maggio, e c'è Al Capone alle porte di San Paolo. Proviamo, come diceva sempre Fellini. 


22 maggio, 2015, Roma


In fondo a questa paginetta ci sta uno spazio vuoto, predisposto come un fumetto, per scrivere voi medesimi qualcosa: se lascerete un messaggio anche voi sarete passati da qui. La mappa che state usando funziona colle libere associazioni, conoscete leggendo, mentre in questa specie di archivio in movimento, le immagini ed i testi non hanno quasi mai relazione. Dove vedete scritto "QUI" si deve cliccare per ascoltare un audio o video.




Verde e qualcosa

Fellini, Rotunno, a Rimini 

Fellini cercava di apprendere i segreti di Rol. Gli chiedeva sempre “la formula”. 
Finché Rol gli disse: “È semplicissimo: il colore verde, la quinta musicale e il calore”». 
“Il cinema mi ha risucchiato, ma io 
volevo fare il mago” diceva. Mah. 

Il resto di questo racconto, tratto dal Corriere della Sera del 2012, e' qui.  Condividete la conoscenza, proteggete il lavoro delle donne e dei poeti: se lascerete un messaggio infondo al post altri sapranno che siete passati anche voi qui. Grazie. 








Gli scontenti



"Questo non è mica 

un guaio ... siamo rimasti così in pochi 
ad essere scontenti 
di noi stessi!"




Riga, pensierino, tratto dal copione del premio Oscar La Dolce Vita. 



Questo archivio digitale funziona come una mappa mentale, appoggiandovi dalla destra dello schermo alle parole che trovate composte in forma di colonna, ed alfabeticamente ordinate, dal computer. 
Condividete questo post oppure, forse se lascerete un segno del vostro passaggio nei commenti, arrichite in qualche modo, che non possiamo sapere, anche questo lavoro. Le immagini quasi mai sono legate ai testi, per scelta. Ogni volta che trovate la parola "QUI" andate su un sito esterno, per un audio o un video, o qualche volta un iper-testo.





Il mondo donna


La donna é

l'universo, 
forse 
una concezione tantrica.





L'arpa di Fellini, pagina 41, edizioni Oleandro. Su aree dell'immaginazione simili trovate altri brani (tag: femminile, donna, eros, madre, mistero ad esempio) cercando nella colonna alla destra dello schermo: funziona come una mappa mentale. Questo piccolo archivio nasce per amore della ricerca, e abbiamo piacere di sapere che siete passati da qui, condividendo il post o lasciando nello spazio bianco infondo alla pagina, il vostro sentire. Grazie




Il mistero del grande mistero



Molte sono le cose smisurate. 

Ma la piu' smisurata e' l'uomo.



(citazione tratta dal libro di Angelo Arpa, edizioni Oleandro, L'arpa di Fellini, una citazione magnifica, che sembra di averla come gia' sentita). 
E questo piccolo archivio funziona come una mappa mentale, le libere associazioni che trovate nella colonnina alla destra dello schermo sono piccole insegne per la vostra ricerca. Sapere che siete passati da qui, in qualche modo, anche condividendo questo post o lasciando infondo alla paginetta un pensierino, arricchisce il lavoro.



Un pesce di nome Mamma



"Il delfino esce dall'acqua", e mi chiama: Mamma.

Questa e' una sola delle incredibili che dice Bicerin, nella scena del Rex, nel film Amarcord. Un'altra, tipo: ma dove vanno tutti col cuore in subbuglio?. La scena nella quale tutti corrono verso il Rex, di corsa, e lui commenta, non viene notata per la meraviglia di questo buffo elfo col cappello.


Qui invece gente che fa lo Storyfi di Rimini.  Tra le parole e le immagini non ci sono legami in questo archivio, se non fantasiosi e questo per scelta: come tra le parole e quasi sempre le cose. Funziona esattamente come una mappa mentale, per nuotare liberamente dentro il vostro mondo, come nel suo, appoggiandovi alle suggestioni contenute nella colonna alla destra del vostro schermo; assaporando un post alla volta, come fossero ciliegie. Lasciate un messaggio, per condividere quelle per voi saporite e farci sapere che siete passati da qui anche voi: grazie. 




Di consapevolezza si muore



"L’idea che 

moriremo 
è più crudele 
della morte"





FF, da un'intervista a Paese Sera prima di girare la Dolce Vita. 
Il finale celeberrimo nella foto, di un suo film, come tanti come una allegra marcetta, che allude sempre ad un dubbio sul senso generale del senso (o "finalino" come lo chiamava dubitando) dell'esistere. Tra le parole e le immagini non ci sono legami in questo archivio, se non forse fantasiosi, e per scelta, come accade tra le parole e le cose. Funziona invece come una mappa mentale, appoggiandovi alle suggestioni contenute nella colonna alla destra del vostro schermo, cercando voi stessi, e spero assaporando un post alla volta, come ciliegie. Lasciate un messaggio per farci sapere che siete passati da qui anche voi, oppure condividete questo lavoro.  



Recitare il diavolo o l'angelo





 "L'artista ha bisogno di atteggiarsi ad attore, di rappresentare un parte, sia di angelo  sia di diavolo, di genio e di reietto: come il rivoluzionario, del resto".




Tra le parole e le immagini non ci sono legami in questo archivio, se non forse fantasiosi, e per scelta, come accade tra le parole e le cose. Funziona come una mappa mentale, appoggiandovi alle suggestioni contenute nella colonna alla destra del vostro schermo, cercando voi stessi. Lasciate un messaggio per farci sapere che siete passati da qui anche voi. Il brano viene ricopiato da L'arpa di Fellini, di Angelo Arpa, Edizioni Oleandro, recentemente ripubblicato. Sul tema trovate altre schegge, altri lampi, cercando: padre arpa, artista, il lavoro del poeta, ad esempio




L'angoscia poetica



"Il talento è un grande tesoro, ma rimane sempre 
la paura che come è misteriosamente venuto, altrettanto misteriosamente ti possa essere portato via".







Tra le parole e le immagini non ci sono legami in questo archivio, se non fantasiosi, e per scelta, come accade tra le parole e le cose infondo. Funziona come una mappa mentale, appoggiandosi alle suggestioni contenute nella colonna alla destra del vostro schermo, e cercando voi stessi tra quelle parole che sono immagini. 
Lasciate un messaggio per farci sapere che siete passati da qui, sarete gentili.





 







In poltrona, in lacrime



Poteva Fellini, uomo di talento, cercatore, umanista, scoppiare a piangere per un film? Cosa gli avevano fatto?

Qui una storia importante, lontana nel tempo, all'arrivo della modernita' in Italia, alla fine del tempo delle lucciole, all'inizio della secolarizzazione, una storia ancora tutta da raccontare, che vorremmo raccontare.

PS: prego notare la poltrona di Fellini, di freudiana memoria, prego notare la terrazza invernale a Roma con un'ospite 





Questo archivio funziona come una mappa mentale, per associazioni libere, cercate da soli: le immagini solitamente non sono legate ai testi, mentre sempre i link esterni restano esterni, per rispetto della cultura digitale, che questo piccolo spazio testimonia; poi lasciate una traccia del vostro passaggio qui, se volete. 


Le cose come sono




"E' la vita anche la morte"








Dalla Lettera a Dino Risi, Il viaggio di G. Mastorna, Quodilibet Extra, 2004. Nella foto una immagine della famiglia al completo, i tre figli, la madre, la nipotina. 
Questo archivio funziona come una mappa mentale, per associazioni libere, cercate da soli: lasciate una traccia del vostro passaggio qui, se volete. 

Preferisco credere a tutto

"Credo che nella vita ci sia molto di piu' di quanto conosciamo o conosceremo mai: religione, misticismo, fato e destino coincidono; la cosiddetta terra dell'ignoto: so che mi hanno deriso  perché ho detto che mentalmente  sono aperto a tutto: dall'astronomia allo Zen, da Jung alle sfere di cristallo. Ma quello che mi affascina e' la promessa dell'arcano ... ".



da L'arpa di Fellini, 
Angelo Arpa, pagina 52

Nella foto Fellini versione San Giuseppe, unica, raro ruolo da attore e giovane e biondo.



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