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Il cavernicolo e le donne


"Quanto tempo dovra' passare e quali mutazioni profonde dovranno prodursi nella psiche del maschio italiano, prima che tenti di accettare in buona fede di cambiare il suo comportamento sessuale da cavernicolo incoraggiato da una certa morale e da una certa educazione? 

La realtà italiana e' ancora in grande parte questa, nonostante i dibattiti, le tavole rotonde, le proteste in piazza, le nuove riviste e le iniziative per la liberazione delle donne da pregiudizi ancestrali ... 
Come non si può non essere d'accordo con quello che tentano di impostare in una loro lotta in senso politico, una lotta che abbia una effettiva direzione evolutiva? Io spesso li ammiro e li invidio ... 

Pero' mi e' estraneo il tentativo oggi così frequente di far diventare politico, di contrabbandare per politico, un discorso che sarebbe psicologico o artistico. Giustissimo che ci si ribelli. Sacrosanto che agiti rivendicazioni e chieda diritti. Ma il problema vero e' un altro. Cioè la difficoltà, per la donna, di inventare un rapporto con l'uomo del tutto nuovo, un ridimensionamento totale". 







Io e Lei in Panorama, 1974, pagina 114. Immagine da La citta' delle Donne, con Fellini dentro un uovo di Fornasetti, ed un disegno di Manara. Molti i rimandi, simbologie, le facce note, di questo film, sgangherato, imperfetto, confuso, bellissimo, sincero. Sull'educazione raccomando di andare a leggere anche il resto, ci riguarda ancora tutti. Il ridimensionamento totale, ad esempio, sfido a trovare un artista uomo che faccia questo discorso oggi, pane al pane, vino al vino. 


Trovate altri pezzi del puzzle cercando alla destra del vostro schermo:  se qui sotto invece lascerete un messaggio farete sapere che anche voi siete passati da qui.  Grazie. 


La democrazia si respira



"Riconosco che il mio può essere un atteggiamento nevrotico, di rifiuto a crescere, determinato, forse in parte, dall'essere stato educato durante il fascismo, e quindi diseducato a ogni partecipazione in prima persona alla politica che non fossero esteriori dimostrazioni e cortei; e di aver conservato, nel tempo, la convinzione che la politica è una cosa dei grandi, fatta da signori pensosi (...) Ecco, forse il limite nel quale sono costretto tutt'oggi è quello di non aver mai respirato, nell'età della formazione, il vero significato della democrazia"





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Un cosmonauta nello spazio




"Ormai gli uomini politici sono come delle maschere, sono come delle proiezioni di noi stessi. Siamo tutti sulla stessa barca [...] È incredibile la giornata di un uomo politico, sotto la psicosi del terrore. Un cosmonauta proiettato nello spazio è molto più padrone di sé e meno isolato di quanto non lo sia un uomo politico".




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