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Proviamo a salvarci noi












Ma non sono neanche Maestro. Mi chiami Fellini o, se preferisce, Federico [...] Io penso che ci sarà in futuro un cinema catacombale, frequentato da pochi fedeli che si faranno fra loro segni di riconoscimento [...] Ma la tv non ha bisogno di essere salvata! Esiste, ed è la conquista più straordinaria di questo secolo. Si potrebbe tentare di renderla più educatrice. Ma ci vorrebbe la sicurezza di un' ideologia, o la saggezza di una grande esperienza. E chi potrebbe farlo? Ci sarebbero i maestri? Proviamo a salvarci noi, ritroviamo un po' di silenzio, riprendiamo il colloquio con noi stessi. Cerchiamo di ricostruirci un' esistenza non più minacciata dalla stupidità e dalla prepotenza e che invece cerchi il miracolo, il prodigio. Anche la tv allora potrebbe fare moltissimo [...]  Brandelli tratti dalla conferenza stampa di Ginger e Fred, riportata da Alberto Arbasino, per la Repubblica, febbraio 1986



L'audience


Lo stravolgimento di qualsiasi sintassi articolata ha come unico 

risultato quello di creare una sterminata platea di analfabeti 
pronti a ridere, a esaltarsi, ad applaudire tutto quello che è veloce, 
privo di senso e ripetitivo




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Fred Astaire presenta: Giulietta Masina






Fred Astaire and Dana Wynter present the Oscar® 
for Foreign Language Film to Italy for "The Nights of Cabiria" 
at the 30th Academy Awards in 1958. 
Accepted by Giulietta Masina and hosted by Rosalind Russell. 
Here. 
What an honor for this lady!





Susan George and Jack Valenti present the Oscar for Foreign 
Language Film to Italy for Amarcord at the 47th Academy Awards. Frank Sinatra 
hosts and producer Franco Cristaldi accepts the award. 
Fellini is not there. HERE.




Filmmaker Federico Fellini receiving an Honorary Academy Award®, 
in appreciation of one of the screen's master storytellers. 
Presentation by Sophia Loren and Marcello Mastroianni - 
65th Annual Academy Awards® in 1993.  HERE








Proteggete la conoscenza, condividete questo post, con chi amate preferibilmente, i pulsanti sono in basso, e se lascerete un messaggio farete sapere che anche voi siete passati da qui. L'archivio che state usando funziona come una mappa mentale, partendo dai vostri interessi o anche a caso, d
alla destra del vostro schermo, conoscete voi stessi. Le immagini solitamente non hanno legami coi testi, per scelta. 




La debolezza dei poeti




Guido Crainz, storico che ama raccontare la storia coi coriandoli della cultura pop e non solo dei documenti, racconta Ginger e Fred, uno dei tanti film in cui Fellini, sordo alla propaganda e colle antenne sempre verso cio' che accade, seppe anticipare l'invasione della TV, la funerea decadenza, i nani vestiti da toreri, la cialtroneria show biz e l'arrivo di Berlusconi. Una preveggenza che gli costo' cara,  che lascia nei suoi ultimissimi film, meno amati, meno dirompenti, messaggi inevasi.

"L'anno prima Calvino racconto' la storia dell'Ultimo Canale, un matto che urlava contro la tv e lanciava il telecomando, un uomo che cercava un canale autentico, che gli raccontasse la vera realtà, la vita, nel suo telecomando" ricorda Crainz. 



La Voce della Luna, definito da Fofi, feroce, poetico e tragico, sempre seppe raccontare prima dei tempi un'Italia deformata. "Fin dall'inizio, dalla Dolce Vita, Fellini ci ha raccontato una deriva" sostiene Guido Craiz, e con tempismo perfetto se guardiamo agli anni in cui uscirono i suoi film più importanti, incluso Ginger e Fred "fino a quando ne la Voce della Luna, la speranza Leopardiana  e' lasciata ai deboli, ai fragili, agli ultimi". 







In basso ci sta uno spazio vuoto, predisposto come un fumetto, per scrivere pensieri o sentimenti, oltre ai pulsanti per condividere questo post con chi vi sta simpatico: se lascerete un messaggio farete sapere che anche voi siete passati da qui. Proteggete il lavoro dei poeti, delle donne, condivide la conoscenza. 



Quel lugubre music hall




"La televisione é un inesauribile 
sogno funebre travestito 
da music hall".


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Quell'esperimento chiamato TV



"Questo occhio grigiastro spalancato sulla casa, l'occhio di un animale extraterrestre, mi ha sempre affascinato. Un giorno ho voluto provare e allora ho realizzato Block-notes per la tv americana e I clowns per la Rai". 

"Vidi la possibilità di un'esperienza nuova, ma giudico questa esperienza televisiva un errore, deludente e singolarmente mediocre: da una parte la televisione ti preclude di fare del cinema o perlomeno ne riduce notevolmente le possibilità sia espressive sia produttive di organizzazione; dall'altra ti si offre come un mezzo dai connotati e dalle finalità indistinti, esitanti, imprecisi, per cui l'esperimento non ha neanche la seduzione e l'interesse della novità, di una qualsiasi ricerca (...).


Aveva ragione Rossellini quando diceva che la tv ha una funzione didascalica. Ma per chi come me crede nell'espressione e non nell'informazione, la televisione pare che abbia limiti troppo imprigionati".



Fellini: La Tv è un animale extraterrestre, ne Il Resto del Carlino del 30 marzo 1978. La storia del rapporto tra un grande cineasta, nato nel 1920, e la televisione commerciale, torna molte volte e ancora ci riguarda. Celebre fu la sua battaglia contro gli spot dentro i film.  Tra le tag di questo piccolo archivio, pensato come una mappa mentale, e una brevissima storia dell'arte in Italia e del lavoro del poeta, trovate cercando: televisione, berlusconi, ginger e fred, educazione. Se lascerete un commento sotto, nello spazio vuoto predisposto, avrete arricchito questo lavoro.