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Non capisco chi non capisce


Ma e' vera quella cosa che il film e' un po' difficile da capire subito?. Deve essere vera perché tanta gente non capisce un cazzo [...]. Io ogni volta dico: non e' un film da capire, e' un film da sentire.




Proteggete la conoscenza, condividete questo post, con chi amate preferibilmente, i pulsanti sono in basso, e se lascerete un messaggio farete sapere che anche voi siete passati da qui. L'archivio che state usando funziona come una mappa mentale, partendo dai vostri interessi o anche a caso, dalla destra del vostro schermo, conoscete voi stessi. Le immagini solitamente non hanno legami coi testi, per scelta. 


Poi sara' importante anche per gli altri


"Il punto di partenza per un mio film e' di solito qualcosa che capita a me, e che mi pare possa avere un certo rapporto con le esperienze altrui. E' la sensazione che provo e' questa: cercare prima di tutto di dire qualcosa su di me, e facendo questo, cercare di trovare una salvezza, una strada che mi conduca a qualche significato, a qualche verità', a qualcosa che sara' importante anche per gli altri. Mi piace quella stimolante combinazione tra lavorare insieme e vivere insieme, che il cinema offre. Ogni ricerca che un uomo svolge su se stesso, sui suoi rapporti con gli altri, e sul mistero della vita, e' una ricerca spirituale, e nel vero senso del termine religiosa. Suppongo sia questa la mia filosofia". 




FF, riportato nell'introduzione di Il vero Fellini, di Virgilio Fantozzi, Ave editore. 

Questo archivio funziona come una mappa mentale, per associazioni libere, cercate da soli: le immagini solitamente non sono legate ai testi, mentre sempre i link esterni restano esterni, per rispetto della cultura digitale, che questo piccolo spazio testimonia; poi lasciate una traccia del vostro passaggio qui, se volete. 


Di consapevolezza si muore



"L’idea che 

moriremo 
è più crudele 
della morte"





FF, da un'intervista a Paese Sera prima di girare la Dolce Vita. 
Il finale celeberrimo nella foto, di un suo film, come tanti come una allegra marcetta, che allude sempre ad un dubbio sul senso generale del senso (o "finalino" come lo chiamava dubitando) dell'esistere. Tra le parole e le immagini non ci sono legami in questo archivio, se non forse fantasiosi, e per scelta, come accade tra le parole e le cose. Funziona invece come una mappa mentale, appoggiandovi alle suggestioni contenute nella colonna alla destra del vostro schermo, cercando voi stessi, e spero assaporando un post alla volta, come ciliegie. Lasciate un messaggio per farci sapere che siete passati da qui anche voi, oppure condividete questo lavoro.  



Poco alla volta la visione si perde


La mia tendenza tranne in certi casi sarebbe quella di non andare a verificare ogni giorno quello che ho fatto il giorno prima: in questo senso. Uno deve tentare di realizzare il film che ha in testa, come lo ha visto. Se vai in proiezione ogni giorno vedi il film che stai facendo, non quello che immaginavi di fare. 
Cosi poco alla volta il punto di vista originario, la fedelta' alla visione o alla fantasia, al sentimento, al turbamento, alle intenzioni originali, poco alla volta si sfocano: perche' poco alla volta uno comincia a vedere che le cose non sono esattissimamente quelle che volevi fare, e questo porta una pericolosa correzione di fuoco, per cui la mia tendenza, che allarma i produttori, sarebbe quella di finire il film e poi di vedere tutto in proiezione. 

Accettando le cose per quello che sono. 

Io non credo di non aver mai rifatto una scena, ma non perche'  consideri tutto quello che faccio qualcosa di perfetto, ma perche' penso che un'opera e' vitale anche per i suoi difetti ed errori. Una creature umana ha carattere e personalita' proprio per un'insieme di inesattezze, di deformazioni, di fatti sgangherati  e cosi' penso debba essere anche un'opera, che e' la rappresentazione di una creatura umana, di una persona. 



8/5/77, Madrid. Intervista TV con J. Serrano. Il resto della difficoltosa intervista spagnola, la prima dopo venti anni, si trova qui. Molti momenti di tensione, e dura quasi due ore. Questo archivio funziona come una mappa mentale, tuffandosi nella colonna alla destra dello schermo, e andando liberamente tra le suggestioni, in questo caso troverete in altre tag altri brani, tipo: girato, pericolo, pericoli, sentimento, artista. Lasciate un vostro segno di passaggio, infondo alla paginetta, dove hanno predisposto uno spazio vuoto, o usate i pulsanti per condividere la conoscenza. Grazie