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I feel




"It makes me want to dream for a month."

"Quando vedo un suo film mi fa venire voglia di sognare per un mese". 


David Lynch loves Fellini's 8½, here his list of best movies ever.  

"Myself, I love 8 1/2. My take on what Fellini was trying to do there may be different from other people's. "I have a profound admiration for Fellini. I met him lately and he's just fantastic. I feel very close to him even though he's very Italian. But his films could have been made in every country. When I say, I feel close to him, then also because we're both born on January 20th."

Amo Fellini. E in più siamo nati lo stesso giorno, quindi se credi nell'astrologia... La sua è un'epoca del tutto differente, e ha un modo d'intendere la vita tipicamente italiano. Ma c'è qualcosa di particolare nei suoi film: un'atmosfera che ti fa sognare. Sono così magici, lirici, sorprendenti e inventivi. Era un tipo unico; se si eliminasse la sua filmografia, al cinema mancherebbe un tassello enorme. Non esiste nient'altro di simile. Mi piace anche [Ingmar] Bergman, ma le sue cose sono diversissime... rarefatte. Dei sogni rarefatti.




L'episodio peggiore a cui abbia mai assistito è avvenuto al festival di Cannes, quando il pubblico fischiò un film di Fellini. Fu la notte precedente alla presentazione di Cuore Selvaggio [opera diretta da Lynch nel 1990, con la quale vinse la Palma d'oro], e quelli fischiarono il suo film. Non mi importa di come fosse il film, quel fatto mi ha semplicemente ucciso. Ucciso. Fellini era un regista che aveva raggiunto un livello tale per cui avrebbe dovuto ottenere rispetto.

Isabella Rossellini, David Lynch e Federico Fellini, durante le riprese di Intervista
Dal libro Intervista di Federico Fellini (2002, Gremese), a cura di Tonino Pinto e Roberto Mannoni
Foto di Emilio Lari. 
Il legame tra i due, almeno di Lynch verso Fellini, fu profondo, come le acque della meditazione, e ne parla molto pacatamente anche in questo archivio, e nella sua non-autobiografia. QUI un approfondimento di Ale Montosi su questa affinita' elettiva.
QUI un output all'estero di questo lavoro, e delle affinita' e dei conbini.
 
In fondo a questa paginetta uno spazio vuoto, predisposto come un fumetto, per scrivere voi qualcosa: se lascerete un messaggio sapremo che non solo David Lynch ma anche voi sarete passati da qui. La mappa che usate in questo momento funziona colle libere associazioni, conoscete leggendo (mentre le immagini ed i testi non hanno quasi mai relazione). Dove vedete scritto "QUI" si va per ascoltare un audio o video. Quando possibile sono citate le fonti, i link esterni sono stati lasciati intatti.
Grazie.

Mon cher Federico, tuo Sim




«È sempre miracoloso scoprire di avere un fratello ... non mi ero sbagliato circa le nostre “affinità elettive”»  scrive il 17 settembre 1969 Simenon a Fellini. E per Fellini,  Simenon è «l’amico più grande che tutti vorrebbero avere».   [...] 


Nata da un'antica ammirazione di F. per di Maigret, l'amicizia fra i due artisti si consolidò quando in qualità di presidente un po' prevaricatore della giuria di Cannes (non tutti erano d'accordo, nonostante la sbandierata unanimità) fece assegnare nel '60 la Palma d'oro a La dolce vita. 17 anni dopo, per il lancio di Casanova, F. accettò di andare a Lausanne per farsi intervistare da Simenon, che su "L'Express" lo proclamò "un poeta maledetto come Villon o Baudelaire o van Gogh o Egar Poe". F. fu molto intrigato dalla crisi senile di "Sim", che negli ultimi anni della sua vita non potendo più scrivere dettò numerosi libri di ricordi e riflessioni al magnetofono; e negli ambienti editoriali si mormorò che il regista avesse avuto una parte, come consigliere sui due fronti, nel clamoroso passaggio dei diritti di Simenon da Mondadori ad Adelphi [...]




Il carteggio segreto e' pubblicato da Adelphi, qui
Un vero dispiacere vederli comportarsi tanto male, in seguito, con la nostra persona, tutto considerato, lo stesso potremmo dire di altre "patacche" del mondo della cultura italiana, che hanno negato il loro ascolto a questo progetto e materiale per anni. 

Il secondo brano e' tratto da FELLINI DEL GIORNO DOPO, di Tullio Kezich, pubblicato dall'associazione Fellini  e dall'editore Guaraldi.  Il libro e' fuori catalogo ma consultabile sebbene difficilmente qui



Questo archivio funziona come una mappa mentale, e per questione di stile tra immagini e testi non ci sono che legami casuali; conosci te stesso potrebbe essere il suo motto, ma non lo e' per davvero, solo fate da soli. E siate gentili, lasciate un messaggio del vostro passaggio, condividete le paginette che vi fossero servite, in fondo tutto quel che serve. I link esterni, sempre indicati come QUI, portano fuori dal blog.  



Bidone!


I film preferiti dai fratelli Coen, presidenti a Cannes 2015. Ovviamente c'è Fellini, stavolta col Bidone. Tanto che si potrebbe quasi fare un test psico-attitudinale con le preferenze delle opere Fellini, quasi sempre di sfumature e generi diversi (a modo suo, giacché ad un ex neorealista i generi non potevano appassionare, e son faccenda più di mercato che di spirito).


Qui gli altri film del cuore della coppia più glam del cinema.


In fondo a questa paginetta ci sta uno spazio vuoto, predisposto come un fumetto, per scrivere voi medesimi qualcosa: se lascerete un messaggio anche voi sarete passati da qui. La mappa che state usando funziona colle libere associazioni, conoscete leggendo, mentre in questa specie di archivio in movimento, le immagini ed i testi non hanno quasi mai relazione. Dove vedete scritto "QUI" si deve cliccare per ascoltare un audio o video.