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'Namo a vede' Roma



Mi ricordo una frase, che mi colpi' molto e che sentivo ripetere dai miei padroni di casa quando, agli inizi, abitavo in una camera ammobiliata. Il figlio della padrona di casa, la sera, diceva alla mamma e alla moglie: 'nnamo a veder' Roma.

Abitavamo nei pressi di Santa Maria Maggiore. C'era in loro l'idea di concedersi, una sera passeggiando per Roma, come in uno spettacolo. Non credo che due milanesi dicano: andiamo a vedere Milano ...





UNA LEGENDA O QUASI:  
Vedrete che ho trascurato quasi interamente pettegolezzi, e letture agiografiche e tutta quella narrativa marketing o delle fazioni della battaglia politica, a meno che non potesse essere utile a fare un ritratto dell'epoca, inoltre ho dato spazio alle cose minori, silenziose, come ad esempio Nino Rota, senza la cui presenza l'arte di Fellini non sarebbe universalmente nota e riconoscibile, per il suo suono.
Dove ho potuto ho citato la fonte. 
Le immagini non sono mai o quasi mai legate ai testi, per motivi di stile e per le stesse ragioni invece quando uscite dal sito dovete ritornarvi da voi. 
Qualche volta i brani sono in in lingua originale, soprattuto documenti e recensioni, e lo indico: se i link sono rotti per favore avvisate Google, che è la piattaforma che ci ospita, e che tutto può. 
Le pochissime cose oltre a questa che ho scritto io medesima, e non sono pensieri di Fellini, o di interesse sulla sua storia nella storia culturale del paese o sulla sua poetica, di solito di altri artisti o suo cari amici, viene indicato anche nelle tag, come "la nana di fellini". 
Qui un marcetta "di Carlotta", composta pare, dal vero Maestro Rota. 
Siate gentili




Non capisco chi non capisce


Ma e' vera quella cosa che il film e' un po' difficile da capire subito?. Deve essere vera perché tanta gente non capisce un cazzo [...]. Io ogni volta dico: non e' un film da capire, e' un film da sentire.




Proteggete la conoscenza, condividete questo post, con chi amate preferibilmente, i pulsanti sono in basso, e se lascerete un messaggio farete sapere che anche voi siete passati da qui. L'archivio che state usando funziona come una mappa mentale, partendo dai vostri interessi o anche a caso, dalla destra del vostro schermo, conoscete voi stessi. Le immagini solitamente non hanno legami coi testi, per scelta. 


Non sforzatevi


“Vorrei che negli ingressi del cinema venissero posti dei cartelloni con su scritto: ‘Non c’è nient’altro che quello che vedete’. Oppure: ‘Non sforzatevi di vedere che cosa c’è dietro, se no rischiate di non vedere neppure quello che c’è davanti’. [...]



Fellini. Raccontando di me, conversazioni con Costanzo Costantini, Editori Riuniti, Roma, 1996, pp. 182-185. Nella immagini il poster per l'estero di Roma, distribuita come Fellinis Roma. L'invito al naturalismo della percezione, del godimento, della narrazione, valeva per critici, e spettatori allora molto confusi dal mondo carico di simboli da decifrare e dalle atmosfere percepite come surreali.




QUALCHE DETTAGLIO PRATICO:   
Vedrete che ho trascurato quasi interamente pettegolezzi, e letture agiografiche e tutta quella narrativa marketing o delle fazioni della battaglia politica, a meno che non potesse essere utile a fare un ritratto dell'epoca, inoltre ho dato molto spazio alle cose minori, silenziose, come ad esempio Nino Rota, senza la cui presenza l'arte di Fellini non sarebbe universalmente nota e riconoscibile, per il suo suono,  come e'. 
Dove ho potuto ho citato la fonte. Le immagini non sono mai o quasi mai legate ai testi, per motivi di stile e per le stesse ragioni invece quando uscite dal sito dovete ritornarvi da voi. Qualche volta i brani sono in in lingua originale, soprattuto documenti e recensioni, e lo indico sempre. Le pochissime cose oltre a questa che ho scritto io medesima, e non sono pensieri di Fellini, o di interesse sulla sua storia nella storia culturale del paese o sulla sua poetica, di solito di altri artisti o suo cari amici, viene indicato anche nelle tag, come "la nana di fellini". 
Su Twitter, Pinterest e Facebook nel tempo, per motivi diversi, ho creato delle piccole vetrine, in inglese anche,  di questo progetto, che spero possa scuotere soprattutto il mondo della cultura e delle arti, e ispirarci. Siate gentili. 


Qui un marcetta "di Carlotta", composta pare, dal vero Maestro Rota.




Quell'esperimento chiamato TV



"Questo occhio grigiastro spalancato sulla casa, l'occhio di un animale extraterrestre, mi ha sempre affascinato. Un giorno ho voluto provare e allora ho realizzato Block-notes per la tv americana e I clowns per la Rai". 

"Vidi la possibilità di un'esperienza nuova, ma giudico questa esperienza televisiva un errore, deludente e singolarmente mediocre: da una parte la televisione ti preclude di fare del cinema o perlomeno ne riduce notevolmente le possibilità sia espressive sia produttive di organizzazione; dall'altra ti si offre come un mezzo dai connotati e dalle finalità indistinti, esitanti, imprecisi, per cui l'esperimento non ha neanche la seduzione e l'interesse della novità, di una qualsiasi ricerca (...).


Aveva ragione Rossellini quando diceva che la tv ha una funzione didascalica. Ma per chi come me crede nell'espressione e non nell'informazione, la televisione pare che abbia limiti troppo imprigionati".



Fellini: La Tv è un animale extraterrestre, ne Il Resto del Carlino del 30 marzo 1978. La storia del rapporto tra un grande cineasta, nato nel 1920, e la televisione commerciale, torna molte volte e ancora ci riguarda. Celebre fu la sua battaglia contro gli spot dentro i film.  Tra le tag di questo piccolo archivio, pensato come una mappa mentale, e una brevissima storia dell'arte in Italia e del lavoro del poeta, trovate cercando: televisione, berlusconi, ginger e fred, educazione. Se lascerete un commento sotto, nello spazio vuoto predisposto, avrete arricchito questo lavoro.