Un uomo braccato

"La personalita' di Fellini e' un potente concentrato di fascino, intelligenza psicologica, istrionismo, vitalita', rafforzato dall'esercizio consapevole, attento, privo di dimissioni o cedimenti, della sua stessa personalita'. Bisogna seguire Fellini a lungo per notare diversioni e smagliature tra un modo di essere e l'esercizio cosciente e deliberato di esso, tanto sono armoniosamente fusi. L'ironia infaticabile, il gusto di stravolgere umoristicamente ogni situazione, la bonta', la simpatia prepotente, una gratitudine gioiosa verso gli altri, ma anche l'astuzia, la occasionale crudelta', insomma il peso straordinario di una umanita', come una ipoteca emessa sul mondo esterno. Egli era un tipo insofferente ad ogni categoria, una forza della natura, un fenomeno in tutti i sensi atmosferico. La sua solare solitudine, lo spazio che separa sempre Fellini dagli altri, non e' altro che l'equilibrio aggressivo e vulnerabile, di chi, strenuamente braccato dal reale, non puo' esimersi dall'essere totalmente, eccessivamente se stesso"





Un brano tratto dal libro curato da Giovanna Bentivoglio, per la Archinto editore, di Lilliana Betti, seconda assistente ed amica, sull'animona di Fellini e il suo carattere-accio. Nella foto il suo alter-ego in Amarcord. Nel disegno di Fellini il suo rapporto esplicitato con ironia, e ripetutamente in centinaia di disegni, con la Betti. Qui un articolo che ricorda una mostra della famiglia Betti, ad Adro, dopo la sua morte, con i disegni. 

Qui un insolito, raro, post di un critico, in lingua spagnola, che ne mette in rilievo il ruolo. 
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