Uno scrittore italiano di gialli trasforma la storia del film incompiuto di Fellini, in un thriller misterioso, ad uso di un pubblico non aduso a niente.
Il tutto dura una mezz'oretta.
Il film e' Il viaggio di Mastorna che cominciato piu' volte sarebbe stata la impresa artistica e imprenditoriale dedicata al racconto coraggioso da ogni punto di vista, visivo e teologico e produttivo, ad un ipotetico aldila', uguale all'ipotetico aldiqua.
Il film e' Il viaggio di Mastorna che cominciato piu' volte sarebbe stata la impresa artistica e imprenditoriale dedicata al racconto coraggioso da ogni punto di vista, visivo e teologico e produttivo, ad un ipotetico aldila', uguale all'ipotetico aldiqua.
Per il protagonista si fece il nome di Mastroianni, il set viene costruito, il costumi fatti, il racconto completo, ma la leggenda felliniana racconta che il suo mago glielo sconsiglio', e che si ammalo', e che guari', e che poi il produttore, De Laurentis, gli levo' la pelle e la casa a Fregene, per essersi tirato indietro.
La trovate comunque QUI.
Se ne sconsiglia la visione a coloro che non siano proprio appassionati al tema.
Bello il ricordo dello scrittore Cavazzoni, sullo stupor mundi, che riporto con cortesia che, come tanti altri autori uomini italiani (l'hastag sarebbe tutti maschi ma ci si stanca anche di dirlo) lui non mi ha usato.
" ... il film partì nella fase preparatoria, nel senso che andammo a fare i sopralluoghi. Si doveva girare in Croazia e Slovenia, perciò visitammo le montagne del Carso dove scorre il fiume Timavo, che ha scavato grotte nelle Alpi carsiche, come quella di Postumia, impressionante e potenziata a suo tempo da Mussolini, che ne fece un polo turistico, costruendo una ferrovia di quattordici chilometri nelle viscere della terra. In quella zona ci sono anche altre grotte di terrificante suggestione.
[...] Gustavo Rol, famoso mago torinese che ho conosciuto bene, lo aveva sconsigliato. E Fellini non faceva neppure colazione la mattina se prima non parlava con Rol. Il quale, riguardo a Mastorna, era stato categorico: accantonalo, potrebbe essere l' ultimo film della tua vita, smuove energie pericolose.
Quando il produttore De Laurentiis annunciò quella sua nuova impresa, Fellini s' ammalò gravemente. Ma dal momento in cui disse a De Laurentiis di voler rinunciare al film maledetto cominciò a sentirsi meglio, finché guarì del tutto".
Il resto di questo brandello di ricordo, tratto da La Repubblica, lo trovate qui.
Alcuni artisti invece creano qui un rubamatic, ovvero immagini rubate dalla rete, che potrebbero restituire il film mai fatto. L'esperimento sempre surreale, su "La storia di uno che e' morto ma lui non lo sa" cosi' Fellini avrebbe descritto questo suo tentativo, una sintesi che ci ricorda immediatamente oltre a Dante, la storia benissimo realizzata di The Others, da Alejandro Amenábar, non so quanto dichiaratamente ispirata a Giro di Vite, di Henry James, una delle piu' belle novelle gotiche e sull'infanzia della storia della letteratura.
Il resto di questo brandello di ricordo, tratto da La Repubblica, lo trovate qui.
Il video-matic lo trovate qui. E' stato autoprodotto da Bamboo Productions, 2014.
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