La volgarità che libera dall'oppressore





«La cosa che più mi colpì fu la maleducazione che si riscontrava un po’ dovunque nella città. Maleducazione e volgarità. Ma non è che ne fossi colpito in maniera negativa. Avevo intuito sin da allora che la volgarità fa parte del carattere di Roma. È la magnifica volgarità di cui ci hanno lasciato testimonianze gli autori latini, Plauto, Marziale, Giovenale. È la volgarità del Satyricon di Petronio. La volgarità è una liberazione, una vittoria sulla paura del cattivo gusto, un riscatto dal perbenismo. Per chi osserva Roma al fine di esprimerla creativamente, la volgarità è un arricchimento, un aspetto del fascino che la città proietta intorno a sé» 


FF, in Costantini 1996, torna  sulla realizzazione di questo film storico, su un passato inventato, da un libro di frammenti. 
Questo archivio-omaggio funziona come una mappa mentale, condividete i post che leggete o lasciate un piccolo segno del vostro passaggio. Sul tema di Roma, della poesia di Petronio, su questo film in particolare ci sono sono altri pensierini, e stupende immagini. 




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