Ho fatto il CLOWN con spensieratezza, con baldanza, che fosse per la Tv per un uomo di cinema é una cosa che non ha molta importanza [...]
Per me invece che trascrivo ce l'ha. E' il film su cui ha detto piu' bugie, lo chiamava un filmino, poi diceva che non sapeva nulla del circo, poi diceva che voleva scapparci, che non ci era andato mai, che invece era stata una folgorazione, che Augusto e gli altri (mascherati) sono la (sua) chiave di lettura del mondo.
Mi sta a cuore, anche, per un fatto personale. Che mi ha messo dentro, piccola piccola, e truccata anche io, girando una scena, mai piu' trovata, ma non ero vestita e truccata da circense. Chi mi potesse aiutare a trovarla avrebbe davvero la mia riconoscenza eterna.
La definizione in cima e' tratta da Felliniana - Capitolo 8 (9), di Rai Sat Cinema, parlando de I Clown.
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