
"L’idea che
moriremo
è più crudele
della morte"
FF, da un'intervista a Paese Sera prima di girare la Dolce Vita.
Il finale celeberrimo nella foto, di un suo film, come tanti come una allegra marcetta, che allude sempre ad un dubbio sul senso generale del senso (o "finalino" come lo chiamava dubitando) dell'esistere. Tra le parole e le immagini non ci sono legami in questo archivio, se non forse fantasiosi, e per scelta, come accade tra le parole e le cose. Funziona invece come una mappa mentale, appoggiandovi alle suggestioni contenute nella colonna alla destra del vostro schermo, cercando voi stessi, e spero assaporando un post alla volta, come ciliegie. Lasciate un messaggio per farci sapere che siete passati da qui anche voi, oppure condividete questo lavoro.
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