Ho qui trascritto per 7 anni quello che Federico Fellini (5 Premi Oscar) ha detto, inventato o lasciato dire di sé: ma poco di cinema, molto sul mistero dell'arte e quello umano. Cercate voi stessi, come rabdomanti, e le cose che vi servono amatele. Non amava monumenti e pescecagnacci, ma bambini e donne. Per donare: carlotta.mc@gmail.com. Chi sono: https://about.me/carlotta.mc
Ghandi e la furia
«È un peperino piccolo piccolo, mi piace tanto, mi fa tanto ridere. Il nostro primo incontro – dichiarerà il grande bugiardo marito – io non me lo ricordo, perché in realtà io sono nato il giorno in cui ho visto Giulietta per la prima volta».
«Sembra un fachiro, somiglia a Gandhi. È tutt’occhi, occhi profondi, inquieti, indagatori» dice invece Giulietta quando si incontrano.
«Federico è un animaletto misterioso, bello come una libellula, ma bisogna lasciarlo libero. Ho sofferto di gelosia, tutti mi credono così tenera e dolce ma so diventare una furia...
Le sue donne io le chiamo le cortigiane alla corte di re Federico e lui ride.
A lui le scuffie durano pochissimo: io so aspettare che passino ... {...} Non aver avuto figli ci ha fatto diventare figlio e figlia uno dell’altro, così ha voluto il destino».
Questo archivio ha zero pettegolezzi, soprattutto sulle amanti di Fellini e Giulietta, e potete trovare poco, di credibile, sulla coppia, detto pubblicamente. Questo archivio funziona come una mappa mentale. Sul fachiro: da notare che giovanissimo Fellini era magrissimo, altissimo, affamatissimo e forse anche un poco spiritato. Infondo a questa paginetta lo spazio per un commento, o i pulsanti per la condivisione pubblica.
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