definitivamente nella memoria cose che non sono morte, che non sono più vive, e la scoperta di accettare il presente per quello che è, senza più
questa compiacenza fantasiosa e molle di certi miti della memoria».
dall'intervista inedita a André Delvaux
trascritta fedelmente nel numero di giugno 2002,
della rivista di studi felliniani Amarcord, realizzata dalla Fondazione.
Questo archivio funziona come una mappa mentale, per associazioni libere, cercate da soli: le immagini solitamente non sono legate ai testi, mentre sempre i link esterni restano esterni, per rispetto della cultura digitale, che questo piccolo spazio testimonia; poi lasciate una traccia del vostro passaggio qui, se volete.
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