Fellini in the Dictionary



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Ma non tutti sanno che da questo film nasce anche la parola dolcevita. Molti dei personaggi, infatti, indossavano il caratteristico maglione a collo alto e aderente che può essere rovesciato.
Infine, un altro neologismo che con fortuna è uscito da questo film per entrare a far parte dei vocaboli della lingua italiana è il termine paparazzo. Forse una voce preesistente, per antonomasia  è entrato nella lingua italiana usato per lo più per designare un fotografo indiscreto  e senza scrupoli, che si apposta furbescamente nella  Negli articoli di cronaca si ritrova di frequente (...)  Ed ecco un’altra  parola che è entrata nella lingua italiana in seguito al successo di un film. Amarcord è una voce dialettale romagnola che letteralmente significa "mi ricordo". In seguito al grande successo della pellicola, questo termine è uscito poco a poco dal suo contesto regionale.  

Così "amarcord" è diventato sinonimo di ricordo carico di nostalgia, di rievocazione nostalgica del passato, di riflessione su "come eravamo". 

Una sorte analoga aveva avuto anche il termine vitellone che non è stato di certo coniato da Fellini, ma proprio grazie al successo della pellicola I vitelloni (1953) è divenuto popolare e si è diffuso per indicare il personaggio del giovane provinciale,  incapace di emergere come vorrebbe dalla propria mediocrità e, proprio per questo, ozioso e pigro, come appunto i giovani sfaccendati descritti nel film. 


E, a proposito di modi di vivere, anche la locuzione dolce vita,  è entrata nella lingua italiana, spesso associata a comportamenti licenziosi e corrotti, con il significato suggerito dall’omonimo  film del 1959, nel quale il regista descrive la vita vuota e finta  di una élite di personaggi che per sfuggire alla mancanza di scopi e di valori insegue una serie di forti emozioni.

Così, nel linguaggio della moda, dolcevita (o dolce vita) è diventato il termine per indicare questo tipo di indumento.

Originariamente era il nome di un personaggio  de La dolce vita (interpretato da Walter Santesso) di professione fotografo  scandalistico. Questo nome, che risuona risibile e spregevole nello stesso tempo e che non sappiamo se sia scaturito dalla fantasia di Fellini o semplicemente  sia una distorsione 


 

testo insolito di Antonio Zoppetti, che testimonia sia la gloria di Fellini, oggi certamente sono piu' note le parole che ha lasciato nell'immaginario, che forse i suoi medesemi capolavori, che gli investimenti fatti nei suoi film, allora già pensati in termini di audience globali.  Legenda: ogni volta che trovate la parola QUI andate su un sito esterno, per un documento originale, nella disponibilità di Google, essendo spesso interviste originali, o testi. Se trovate qualche link non funzionante, mi dispiace molto: ma, nella disponibilità di Google, segnalatelo scrivendo a loro o a me. Condividete la conoscenza, lasciate un commento.

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