A proposito di Amarcord, da alcuni attaccato per "fascismo di cartapesta" dagli stessi intellettuali iper politicizzati che sempre avevano attaccato la naivite del regista, Fellini diceva: "siccome si tratta di un borgo, della metafora di una chiusura, di una mancanza di rapporti con l'esterno, in questo senso il film riflette con maggiore evidenza, esprime con piu' forze che cos'era il fascismo, la maniera di essere fascisti, quella psicologica, emotiva: e cioè essere ignoranti, prepotenti, esibizionisti, puerili".
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