«La sincronicita' Federico la vedeva ovunque.
La usava, per esempio, per scegliere gli attori.
Trovò così Freddie Jones, per E la nave va.
Il set era pronto e ancora non c’era il protagonista: Orlando.
Restava da vedere solo un attore inglese.
Jones arriva, Federico gli fa tre provini, lo boccia.
Il produttore, Franco Cristaldi, era disperato.
Però, Federico, dispiaciuto,
si offre di accompagnare l’attore in aeroporto.
In auto, Jones si appisola e Fellini quasi
parlando tra sé e sé dice,
guardandolo: “Chi sei tu? Come ti chiami?”.
In quel momento, passano
davanti a un manifesto e
vede una scritta enorme:
Orlando. Chi sei?
Come ti chiami? Orlando.
Mancava poco che ordinasse
inversione a U sul raccordo anulare».
Filippo Ascione ricorda l'amicizia e le capacita' mediatiche di Fellini,
in questa intervista al Corriere della Sera, nel 2012, che trovate qui. A lui lascia la bacchetta magica ... la sincronicita' a cui si fa riferimento e' quella di Jung e di altri sapienti antichi e meditatori.
Questo archivio funziona come una mappa mentale, per associazioni libere, cercate da soli: le immagini solitamente non sono legate ai testi, mentre sempre i link esterni restano esterni, per rispetto della cultura digitale, che questo piccolo spazio testimonia; poi lasciate una traccia del vostro passaggio qui, se volete.
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