«È sempre miracoloso scoprire di avere un fratello ... non mi ero sbagliato circa le nostre “affinità elettive”» scrive il 17 settembre 1969 Simenon a Fellini. E per Fellini, Simenon è «l’amico più grande che tutti vorrebbero avere». [...]
Nata da un'antica ammirazione di F. per di Maigret, l'amicizia fra i due artisti si consolidò quando in qualità di presidente un po' prevaricatore della giuria di Cannes (non tutti erano d'accordo, nonostante la sbandierata unanimità) fece assegnare nel '60 la Palma d'oro a La dolce vita. 17 anni dopo, per il lancio di Casanova, F. accettò di andare a Lausanne per farsi intervistare da Simenon, che su "L'Express" lo proclamò "un poeta maledetto come Villon o Baudelaire o van Gogh o Egar Poe". F. fu molto intrigato dalla crisi senile di "Sim", che negli ultimi anni della sua vita non potendo più scrivere dettò numerosi libri di ricordi e riflessioni al magnetofono; e negli ambienti editoriali si mormorò che il regista avesse avuto una parte, come consigliere sui due fronti, nel clamoroso passaggio dei diritti di Simenon da Mondadori ad Adelphi [...].
Il carteggio segreto e' pubblicato da Adelphi, qui.
Un vero dispiacere vederli comportarsi tanto male, in seguito, con la nostra persona, tutto considerato, lo stesso potremmo dire di altre "patacche" del mondo della cultura italiana, che hanno negato il loro ascolto a questo progetto e materiale per anni.
Il secondo brano e' tratto da FELLINI DEL GIORNO DOPO, di Tullio Kezich, pubblicato dall'associazione Fellini e dall'editore Guaraldi. Il libro e' fuori catalogo ma consultabile sebbene difficilmente qui
Questo archivio funziona come una mappa mentale, e per questione di stile tra immagini e testi non ci sono che legami casuali; conosci te stesso potrebbe essere il suo motto, ma non lo e' per davvero, solo fate da soli. E siate gentili, lasciate un messaggio del vostro passaggio, condividete le paginette che vi fossero servite, in fondo tutto quel che serve. I link esterni, sempre indicati come QUI, portano fuori dal blog.
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