A Fellini Andreotti sembrava “inventato da un grande romanziere”, un personaggio “da corte shakespeariana come Otello”.
Furono a lungo in corrispondenza, come racconta il libro di un giovane studioso, Andrea Minuz, Viaggio al termine dell’Italia. Fellini politico (Rubbettino, 242) che ospita in appendice i brani dell’epistolario tra Fellini e Andreotti.
Qui il resto di questa strana e lunga storia.
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