La grande pazienza



Fellini sul set diventa inspiegabilmente paziente. Sopporta le interminabili attese necessaria a preparare una scena. Non dubita minimamente che tutto cio' che partecipa al film, uomini, animali, cose, non sia minuziosamente al corrente dei risultati che vuole ottenere.  Percio' quando gli accade di chiedere con tono di contrariata esasperazione: come mai quel pavone non va al segno della sua posizione, ecco che la sua domanda cessa di indirizzarsi a un qualche fantastico animale sapiente per diventare una assurdita' umana. 





Un brano tratto dal libro curato da Giovanna Bentivoglio, per la Archinto editore, di Lilliana Betti, seconda assistente ed amica storica e fedele. Nel disegno di Fellini il suo rapporto esplicitato con ironia, con la Betti che amava ritrarre in varie fogge travestita da tutto. 

Nessun commento:

Posta un commento

This is for you, reader: