Snàporaz (o, meglio, “Snaporàz) è una contrazione di “t-ci snà un puràz“, cioè “sei soltanto un poveraccio” ... Da qui nasce il nome del personaggio. Mastroianni, quando non aveva voglia di impegnarsi troppo, esibiva una flemma che Fellini definiva tutta “ciociara”. Ricordandogli le sue origini, il Maestro lo rimproverava dicendogli: “Vin a lavurè, che t-ci snà un puràz!” (vieni a lavorare, che sei soltanto un poveraccio!).
Il ricordo e' tratto dal blog di Cristina, giornalista e impiegata a Rimini sul fronte poverta', che raccoglie qui tante piccole vicende di provincia, e ogni tanto qualche piccola notizia su Fellini ed il dialetto e la gloria.
Proteggete la conoscenza, condividete questo post, c'e' anche uno spazio vuoto per i pensieri o i sentimenti, se quello che leggete vi riguarda, almeno, contribuirete al lavoro. Le immagini ed i testi per ragioni di stile non sono legate in questo archivio, che funziona invece come una mappa mentale, conoscete voi stessi.
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