L'antipatia del bugiardo





«Se ripenso alla mia infanzia vedo un ragazzino abbastanza antipatico nel suo modo di essere istrione, di essere bugiardo, di fingere, di atteggiarsi. Quando ero ragazzino, io ero estremamente magro, molto magro, e molto pallido. E c'era anche un compiacimento in questo aspetto leggermente inquietante perché avevo gli occhi grandi, i capelli neri. Allora tentavo di sottolineare questo aspetto un pochino lugubre vestendomi di nero, con le calze nere, poi avevo una frangetta nera tagliata alla bebè con i capelli lunghi». 




dall'intervista inedita a André Delvaux, bella e molte volte qui trascritta come un'amanuense. 
Proteggete la conoscenza, condividete questo post, c'e' anche uno spazio vuoto per i pensieri o i sentimenti,  se quello che leggete vi riguarda, almeno, contribuirete al lavoro. Le immagini ed i testi per ragioni di stile non sono legate in questo archivio, che funziona invece come una mappa mentale, conoscete voi stessi.

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